IDENTITÀ SCOMPOSTE

Felice Battiloro

In questa esposizione, dal titolo “Identità Scomposte”, dell’artista figurativo Felice Battiloro, i soggetti dipinti sono stilisticamente rivelati e al contempo celati. Proprio nella contraddizione tra definizione dei dettagli e sottrazione dell’identità, emerge la parte più profonda e remota dell’inconscio. Il gioco psicologico della negazione suscita un sentimento di assenza, che spinge a ragionare sul contesto per cercare una permanenza in ciò che è identificabile e che viene poi ricostruito dalla nostra memoria. Attraverso una dimensione non oggettiva e atemporale, questo meccanismo conduce al ricordo personale che prende poi le sembianze di un sogno, dove al risveglio non tutto è chiaro e definito. Nel momento in cui oblio e memoria sono ricombinati, lo spettatore dialoga con l’opera ed evoca un mondo personale a cui però tutti potremmo appartenere. La tecnica pittorica contribuisce a suscitare queste sensazioni: pennellate lente e spatolate rapide moltiplicano le visioni e fanno emergere figure senza un’identità univoca. Per esempio, l’occultamento degli occhi sui volti è istintivamente avvertito come un’anomalia, ma le sensazioni che si scatenano successivamente variano dalla malinconia all’empatia.